Antonio Ugo
Busto di Giuseppe Damiani Almeyda
1897
Gesso
68x48x30 cm
Inv. 91
Il busto di Antonio Ugo raffigurante Giuseppe Damiani Almeyda costituisce la versione in gesso dell’opera in marmo realizzata nel 1897 e collocata nella villetta del Teatro Politeama di Palermo. La scultura rende omaggio a Giuseppe Damiani Almeyda (Capua, 1834 – Palermo, 1911), ricordato per monumenti tra cui spicca il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, edificato tra il 1867 e il 1891 e inaugurato in occasione dell’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891/92 con L’Otello di Giuseppe Verdi alla presenza del Re Umberto e della Regina Margherita.
L’autore del busto di Damiani Almeyda oggi al Teatro Massimo è Antonio Ugo (Palermo, 1870 – 1950), scultore palermitano allievo di Ercole Rosa a Roma, che esordì nel solco della tradizione figurativa siciliana ottocentesca per poi aprirsi alla cultura modernista sviluppatasi intorno alla personalità carismatica di Ernesto Basile. Degna di nota fu la collaborazione con Ernesto Basile e Vittorio Ducrot; nell’ambito di questo sodalizio Ugo eseguì oggetti di arti decorative e interventi raffinati come il trittico in bronzo per la spalliera del letto in acero niveo e le finiture bronzee per il secrétaire liberty in mogano, con decorazioni pittoriche di Ettore De Maria Bergler. Prese parte alle maggiori manifestazioni del tempo come l’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa di Torino del 1902 e l’Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia dal 1895 al 1925. L’attività di Ugo, notò Monsignor Filippo Pottino nella monografia dedicata all’artista, «fu tutta un magistero e un canto; il magistero appassionato nella scuola, il canto alla pura grazia dei bimbi, alla sorridente giovinezza, all’immortale amore materno, al dolore delle tombe, all’eroismo dei martiri della Patria, al lavoro fecondo del popolo, alle eccelse idealità della Fede, alla gloria dell’arte consolatrice e pacificatrice eterna» (F. Pottino, Antonio Ugo – scultore…, 1956, p. 42). Nel 1897 Ugo eseguì anche il busto in bronzo di Giovan Battista Filippo Basile posto nel Foyer del Teatro Massimo.