Riccardo Mancuso
Ritratto di Amelia Pinto
1901
Disegno su carta
196×119 cm
Inv. 103
In basso al centro: “AMELIA PINTO / PRIMA INTERPRETE DI ISOTTA ALLA SCALA DI MILANO DIC 1900”
L’opera ritrae Amelia Pinto (Palermo, 1876 – 1946), soprano dalle spiccate doti artistiche. La soprano, rappresentata a figura intera ai piedi di una scalinata in un giardino, indossa un lungo abito bianco e mostra le braccia distese e le mani giunte mentre il volto, lasciato libero dai lunghi capelli scuri raccolti dietro le spalle, è leggermente inclinato con lo sguardo intensamente rivolto verso l’alto.
Formatasi a Palermo con Francesco Arceri, nel 1897 Amelia Pinto frequenta il Conservatorio di S. Pietro a Majella a Napoli e nel 1898 il Liceo musicale di Santa Cecilia a Roma con Zaira Cortini Falchi. Dopo il fortunato debutto del 1899 al Teatro Grande di Brescia nella Gioconda di Amilcare Ponchielli si esibisce nei maggiori teatri del mondo ed è spesso al Teatro Massimo della propria città: ricordiamo le esibizioni del 1907 con Tosca, alla presenza di Vittorio Emanuele III, e del 1913 durante la quale eseguì Pace, pace, mio Dio,tratta dalla Forza del destino, e partecipò alle commemorazioni wagneriane eseguendo la preghiera di Elisabetta nel Tannhäuser e la Morte di Isotta. Amelia Pinto, come riportato nell’annotazione dell’opera che oggi fa parte della raccolta del Teatro Massimo, si distinse come interprete diTristano e Isotta di Richard Wagner con cui debuttò alla Scala di Milano il 29 dicembre 1900 insieme al tenore Giuseppe Borgatti, direttore Arturo Toscanini.
Bibliografia
Il Teatro Massimo…, 2013, ill. a p. 348, D.