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VI.2_98

Fonderia Oretea
Archetipo della grande gru
Seconda metà del XIX secolo
Legno e ferro
210×85 cm
Inv. 98
Targhetta in smalto: “Archetipo della grande grue / che servì per la costruzione / del Teatro Massimo di Palermo / DONO DEL CAV. GIOV. RUTELLI”
Targhetta: “FONDERIA ORETEA / W. THEIS / PALERMO”

L’archetipo in legno e ferro, oggi custodito presso il Teatro Massimo di Palermo, è il modello della grande gru impiegata per i lavori di costruzione del teatro e fornita dalla Fonderia Oretea, realtà produttiva palermitana specializzata nella lavorazione del ferro e del bronzo acquistata nel 1841 da Vincenzo Florio, destinata a imporsi come una delle eccellenze del sistema imprenditoriale della nota dinastia di origini calabresi.

La grande gru a spostamenti infinitesimali, costruita dalla ditta Rutelli grazie al supporto tecnico della Fonderia Oretea, si avvaleva di un gioco di carrucole azionato da una macchina a vapore per sollevare fino a otto tonnellate a venticinque metri di altezza. Tale strumento si rivelò particolarmente innovativo dal punto di vista tecnico e garantì l’estrema precisione nella collocazione e nella rifinitura dei pezzi, consentendo di ridurre i costi delle operazioni di sollevamento. La grande gru in azione è immortalata in diverse fotografie d’epoca che oggi sono un’importante testimonianza degli imponenti lavori di costruzione del teatro protrattisi per diversi anni. L’archetipo, presentato all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891/92 (S. Requirez, Storia dei Florio…, 2010, p. 50), faceva parte della raccolta del Museo d’Arte Teatrale come dimostrano le fotografie d’epoca (inv. 27).

I documenti d’archivio rivelano che nel 1940 l’archetipo della grande gru fu donato al Teatro Massimo dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, che l’aveva già ricevuto in dono dal cavaliere Giovanni Rutelli.