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IV.1_92

Mario Rutelli
Busto di Roberto Stagno
Seconda metà del XIX secolo
Marmo
68x55x27 cm
Inv. 92
Firmato in basso lateralmente

Mario Rutelli (Palermo, 1859 – 1941) fu uno dei maggiori esponenti della scultura siciliana tra il XIX e il XX secolo. Si formò presso la Scuola di Plastica Ornamentale di Palermo con Salvatore Valenti e partecipò al cantiere del Teatro Massimo diretto da Giovan Battista Filippo Basile. Nel 1877 ricevette l’incarico di eseguire la Lirica, gruppo scultoreo in bronzo posto a sinistra nel sontuoso scalone di ingresso al teatro insieme alla Tragedia di Benedetto Civiletti, a destra. La realizzazione dei gruppi scultorei fu affidata a seguito di un concorso indetto nel 1875; facevano parte della giuria Francesco Saverio Cavallari, Giuseppe Meli, Francesco De Simone, Domenico Costantino e Salvatore Valenti. Nel 1879, per frequentare la Scuola di Scultura di Ercole Rosa e Giulio Monteverde, Rutelli si trasferì a Roma, dove restano come testimonianza della sua produzione la Fontana delle Naiadi e il Monumento ad Anita Garibaldi. Nel 1890 ricevette l’incarico per la quadriga bronzea raffigurante il Trionfo di Apollo ed Euterpe che, insieme ai gruppi equestri di Benedetto Civiletti, sovrasta il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Le sue opere collocate lungo l’asse di via della Libertà contribuirono al rinnovamento urbano della città.

Il busto in marmo eseguito da Mario Rutelli e custodito presso il Teatro Massimo di Palermo raffigura il famoso tenore Roberto Stagno, nome d’arte di Vincenzo Andrioli (Palermo, 1836 – Genova, 1897), uno dei maggiori protagonisti della stagione teatrale palermitana che tra il 1884 e il 1885 interpretò al Teatro Politeama I Puritani e Rigoletto. Stagno è rappresentato a torso nudo con la testa leggermente rivolta a sinistra e si caratterizza per lo sguardo fiero. Dal punto di vista stilistico l’opera dichiara la grande capacità dell’artista di rendere con piena padronanza l’anatomia; in particolare, la barba ben curata e i capelli folti mettono in risalto i dettagli fisionomici ed espressivi del volto. L’autore interpreta in chiave psicologica e romantica l’effigiato evidenziandone la personalità particolarmente spiccata. Molto ampia è la produzione di Rutelli nel campo della ritrattistica in marmo e bronzo, vi figurano illustri personalità dell’epoca come Francesco Crispi, Emanuele Notarbartolo di San Giovanni, Sindaco di Palermo, il Marchese di Torrearsa, il Duca Alliata di Salaparuta, il pittore Paolo Vetri, Lucio Tasca e altri. Tra i busti eseguiti dall’artista si ricordano anche quelli di Domenico Morelli e Giuseppe Maielli, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; diverse opere dello scultore si trovano alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo e alla Gipsoteca di Palazzo Ziino.

Il busto di Roberto Stagno fu donato al Teatro Massimo da Paolo Stagno, figlio del tenore, come si evince dalla lettera del 20 marzo 1940 indirizzata al Presidente dell’Ente Autonomo del Teatro Massimo di Palermo.