Ettore Ximenes (attr.)
Archetipo del monumento a Giuseppe Verdi a Parma
1913-1920
Gesso
90x40x30 cm
Inv. 87
Al centro: “VERDI”
L’archetipo in gesso attribuito allo scultore siciliano Ettore Ximenes (Palermo, 1855 – Roma, 1926), formatosi tra Palermo, Napoli e Firenze e premiato in diverse manifestazioni tra cui l’Esposizione Universale di Parigi del 1900, è riconducibile alla parte centrale del Monumento a Giuseppe Verdi, realizzato a Parma nel 1913 su progetto dell’architetto Lamberto Cusani in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi (Roncole, Busseto 1813 – Milano 1901).
Il grandioso complesso, di derivazione berniniana, è dedicato al massimo operista italiano del XIX secolo che ottenne un successo straordinario con opere come Nabucco, Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata, e sviluppa un’esedra porticata con colonne binate ospitando nei pilastri degli archi i protagonisti del melodramma verdiano. Degni di nota la grande stele con placca in bronzo e l’arco di trionfo sormontato dalla quadriga trainata dai leoni con la Giustizia. Purtroppo oggi l’opera, inaugurata il 22 febbraio del 1920, è visibile soltanto parzialmente, infatti fu in parte abbattuta in seguito ai bombardamenti del 1944 mentre le nove statue sopravvissute trovarono collocazione lungo le pareti del cinema Arena del Sole di Roccabianca. Del monumento è attualmente visibile soltanto l’ara centrale in granito con le opere in bronzo di Ximenes, a ridosso del palazzo farnesiano della Pilotta presso il piazzale della Pace a Parma, mentre i bozzetti dello scultore siciliano sono conservati all’Accademia di Belle Arti di Parma. Secondo Emiliano Balistreri, è probabile che Ettore Ximenes si fosse rivolto allo scultore siciliano Antonino Balistreri per l’esecuzione del Carro della Vittoria (E. Balistreri, Antonino e Bernardo Balistreri…, 2015).