75

III.7_75

Officine Ricordi Milano
Ritratto di Arrigo Boito
Seconda metà del XIX secolo – prima metà del XX secolo
98×51,5 cm
Inv. 75
In alto a destra è riportata una sigla illeggibile, in basso a sinistra: “G. RICORDI AND C. EDITORI”, in basso a destra: OFF. G. RICORDI & C.”

Il soggetto del ritratto realizzato dalle Officine Ricordi di Milano, restaurato nel 1987, è Arrigo Boito (Padova, 1842 – Milano, 1918), elegantemente abbigliato e rappresentato a figura intera in un interno domestico. Si evidenziano sulle pareti alcuni decori con delicati motivi ornamentali nelle tonalità del marrone e dell’azzurro, che palesano l’adesione all’Art Nouveau, fenomeno artistico internazionale affermatosi in Italia con la denominazione di Liberty e caratterizzato dal ricorso a eleganti e sinuosi temi floreali. Arrigo Boito è stato un noto compositore, librettista e letterato della seconda metà dell’Ottocento, legato alla storia del Teatro Massimo di Palermo in quanto la prima opera rappresentata presso il teatro palermitano il 16 maggio 1897, diretta da Leopoldo Mugnone, fu Falstaff di Giuseppe Verdi, su libretto di Boito.

Il ritratto di Boito viene indicato nell’inventario del Teatro Massimo come “foto su cartone telato”, tuttavia, come riportato dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, è più probabile che si tratti di una oleografia, procedimento di stampa cromolitografico in voga nella seconda metà del XIX secolo (cfr. http://www.bibliotecamusica.it/cmbm/scripts/quadri/scheda.asp?id=33).